Coca Cola e Pepsi per una volta sembrano trovarsi d’accordo, quel colorante deve cambiare. La decisione presa dalle due aziende di produzione mondiale di bibite gassate deriva dalla presenza nel caramello, utilizzato per fornire alle rispettive bevande i loro tipici gusti e colori, di un elemento recentemente inserito dallo Stato della California tra quelli potenzialmente cancerogeni, il 4-mei.
Se vi dicessimo che nel vostro corpo spesso scorre il “4-methylimidazolo”, probabilmente ci guardereste come alieni appena scesi dall’UFO. Invece è vero, perchè così si chiama il colorante che dà quel colore specifico a bevande come Coca Cola, Pepsi o Chinotto. Il problema è che recenti studi hanno scoperto che il 4-methylimidazolo potrebbe essere cancerogeno!
Una dichiarazione che ha scatenato polemiche, come era facile immaginare, dati gli interessi legati a queste bibite ormai famose a livello mondiale. Secondo l’agenzia federale americana che si occupa di salute e alimentazione, bisognerebbe bere oltre mille lattine di Coca al giorno per arrivare a livelli “moderatamente pericolosi”.
Secondo il Centro Scientifico Californiano, invece, la sostanza è pericolosa anche a bassi quantitativi e se le aziende produttrici di bibite non vogliono chiudere battenti devono almeno prendere provvedimenti (cambiare colorante o comunque segnalare la possibilità di pericolo nell’etichetta).
I due giganti delle bevande analcoliche tuttavia hanno deciso di ridurre la dose del colorante incriminato perché potenzialmente cancerogeno dalla California, evitando così di dover scrivere sulle lattine che esiste un rapporto tra la concentrazione di 4-metilimidazolo con il cancro.
La società che produce la Coca Cola ha accettato questa seconda scelta, in attesa che si plachino le polemiche o che si sappia di più sulle altre ricerche in corso. In attesa di sapere se un giorno la mitica Coca somiglierà alla Fanta, però, l’incertezza rimane.
Se le polemiche sono assurde, come molti affermano, come mai la società ha accettato comunque di porre l’avviso sulle proprie etichette? Noi comunque vi avevamo avvisati..