La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 300 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del 21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva.

La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 700 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del  21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva. La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 700 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del  21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva. Ma lui, Leonardo Remorini ne ha saputo far tesoro, re-inventandosi un mestiere. Si tratta del proprietario della “Matex security projects” di Pontedera, un uomo che ha costruito un’intera e brillante carriera sul settore sicurezza. La bomba 2012 ha significato per il suo lavoro un’eccezionale impennata negli affari. "Le richieste d’informazioni per la costruzione di fortezze sotteranee — racconta Remorini — sono aumentate del 50% dopo questa storia. Ricevo telefonate da tutta Italia e anche dall’estero, anche perché ditte come la mia esistono soltanto negli Stati Uniti. Anni fa - dice – i bunker erano per lo più stravizi da ricchi". Ma ora le cose sembrano essere cambiate perché ad avvicinare la gente è soprattutto la paura.

E pensare che tutto potrebbe rivelarsi una colossale frottola, una bufala mediatica su cui ridere su. Ma nel dubbio meglio non rischiare, si saranno detti alcuni. E la scaramanzia ha preso il sopravvento. "In 15 anni di attività ho costruito 60 bunker e tutti nel centro nord, di cui due in Toscana sull’Appennino".

I bunker possono essere costruiti sotto l’abitazione del committente, in un campo o tra le montagne. L’importante è che i bunker siano collocati in luoghi segreti e abbiano autonomia energetica e due ingressi nel caso in cui l’una diventi inaccessibile. "Sono dei veri e propri appartamenti — spiega Remorini — ma a due, tre metri sottoterra e protetti da cemento armato e talvolta dalla lamiera di un container. Il costo si aggira attorno ai 1.500 euro al metro quadro e per il resto tutto sta al gusto del proprietario perché per quanto riguarda l’arredamento ci sono stili più o meno sfarzosi. Si può fare di tutto". E i disegni dei progetti lo dimostrano. Ci sono modelli davvero faraonici, forniti di ogni comfort: bagno, cucina, camera, sala giochi, biblioteca e chi ne ha più ne metta. Ma esistono strutture anche più “modeste”.

La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 700 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del  21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva. La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 700 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del  21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva.

L'anticamera della salvezza è una botola corazzata. Poi, una volta scese le scale, le porte blindate a tenuta stagna lasciano l'inferno alle spalle. Benvenuti nella moderna arca di Noè. Un rifugio antiatomico, corazza contro inondazioni, attacchi chimici e batteriologici. Con tutti i comfort per grandi e piccini e persino lo spazio per l'albero di Natale.

Una soluzione "chiavi-in-mano" per sopravvivere alla più grande sventura di tutti i tempi. Il posto riservato non è per tutti: una famiglia di quattro persone deve prepararsi a spendere almeno 140mila euro. Per chi invece non vuole rinunciare a socializzare nemmeno nella fase di apocalittica emergenza la californiana Vivos progetta condomini della sopravvivenza in grado di ospitare fino a 200 persone all'insegna del lusso, in posti rigorosamente top secret in angoli sperduti del pianeta. Cinquantamila dollari a testa, la metà per gli under 16, ma gli animali non pagano. Una soluzione che ha già tentato un migliaio di persone, assicurano dalla società, con prenotazioni anche dall'Italia.

La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 700 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del  21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva. La fine del mondo alle porte, oramai mancano poco più di 700 giorni e in molti guardano con titubanza alla fatidica data del  21/12/2012 che ha risvegliato paure ancestrali e irrazionali , talvolta sfiorando l’isteria collettiva.

Sul web, però, il conto alla rovescia è già cominciato. La profezia corre tra i bit, anima blog e gruppi di discussione, dove non mancano consigli e idee per prepararsi al peggio o per riderci su. Sarà la volta buona dopo secoli di finti oracoli? L'unica cosa certa è che cadrà di venerdì. Ma questo, per il momento, non importa: il business guarda al presente. Il numero magico di quattro cifre stuzzica i guru del marketing, diventa gadget, ispira giochi, concorsi a premi, film, libri, corsi di sopravvivenza e spot pubblicitari.

Su Facebook c'è anche chi la butta sull'ironia. Il gruppo "Fermiamo la fine del mondo" avverte che «bastano 2012 iscritti per salvare sei miliardi di persone». Ma se la controprofezia della rete non dovesse funzionare o se la crisi avesse messo a dura prova i nostri risparmi, non resterà che affidarsi alle note di Eugenio Finardi: «Extraterrestre, portami via, voglio una stella che sia tutta mia, extraterrestre vienimi a cercare, voglio un pianeta su cui ricominciare».


Ultime News

I Più Letti