Un’espulsione di massa coronale (CME) ha colpito oggi il campo magnetico della Terra intorno alle 06:30 UT del 9 Marzo 2011

Il 9 marzo si è concluso con una potente eruzione solare. Dopo quattro anni senza X-flare, il sole ha prodotto due dei potenti esplosioni in meno di un mese: 15 febbraio e 9 marzo. Questo indica il trend recente della crescente attività solare, e dimostra che ciclo solare si sta scaldando. Un video della NASA Solar Dynamics Observatory mostra un lampo di raggi UV più alcuni materiali scagliati lontano dal luogo dell’esplosione. Ricordiamo che i cicli solari possono influenzare in modo significativo l'andamento climatico globale. Negli ultimi anni, dopo il minimo del 2008-2009, non vi era mai stata una ripresa significativa, tanto che il Ciclo 24 era stato previsto più e più volte al ribasso dalle proiezioni della NASA, con il picco previsto per il 2013 attualmente inferiore ai 60 sunspots giornalieri.

Ma negli ultimi giorni quacosa è cambiato! Dopo un tentativo di risveglio verso Febbraio, l'attiva solare è ripresa quasi inaspettatamente tra Fine Febbraio e gli inizi di Marzo. Da allora il flusso solare è salito costantemente sopra i 100 sfu, attualmente 155 sfu, mentre il numero di macchie giornaliere (sunsposts) è balzato da 40-50 alle  attuali 137, in continua ascesa, come è evidente dal grafico in allegato. Questi valori non erano stati più raggiunti dalla fine del 2006. Dall'inizio del 2011 si è registrato soltanto un giorno solo senza macchie. Nel 2010 erano stati 61 e nel 2009 ben 260.

L'immagine attuale del Sole  ci mostra molte aree attive e macchie, tra cui il sunspot numero 1166, quello centrale e più brillante, che possiede un campo magnetico tale da produrre "flares" (brillamenti solari che creano protuberanze sulla corona ed emissione di fasci vento solare molto energetici).

Insomma questa volta sembrerebbe che siamo veramente di fronte al risveglio definitivo della nostra stella, dopo gli innumerevoli fuochi di paglia dei mesi scorsi. Vedremo nei prossimi giorni se il ciclo, pur tra alti e bassi, tenderà a salire fino al massimo previsto per il 2013. Ma in questo caso la curva punterebbe a valori ben più alti di quelli attualmente previsti dalla NASA...