Sì, avete letto bene: forse la Microsoft parlerà con gli alieni! O almeno, la comunicazione con gli extraterrestri è lo scopo delle enormi antenne paraboliche paraboliche fatte costruire dalla Microsoft in California.

Il radiotelescopio ATA, così chiamato grazie a Paul G. Allen (co-fondatore della Microsoft con Bill Gates) che ha finanziato il progetto per $35 milioni di dollari. È stato progettato in particolare per tenere sotto osservazione migliaia di stelle alla ricerca di segnali extraterrestri, di potenza simile a quelli generati dal radiotelescopio di Arecibo. La banda passante sarà da circa 1 GHz a 25 GHz. Il suo interesse è nato circa 15 anni fa dopo avere avuto una conversazione con Carl Sagan.  Entrato in funzione in ottobre 2007, è costituito attualmente da 42 paraboloidi di 6,10 metri di diametro, ma entro la fine del 2010 è previsto il suo ampliamento a 350 elementi disposti su un'area di 1 km di diametro, funzionanti come un unico radiotelescopio interferometrico. A progetto ultimato, la sensibilità complessiva sarà equivalente a quella di un radiotelescopio di 100 metri di diametro.

Le antenne (6 m di diametro ciascuna) costituiranno il più grande array di telescopi radioastronomici (Allen Telescope Array - ATA) mai realizzato sul pianeta Terra e sono proprietà dell’istituto di ricerca privato Seti (Search for Extra Terrestrial Intelligence), che già da quasi 50 anni cerca di individuare segnali radio intenzionalmente inviati nello spazio da civiltà aliene.

Con questo apparato verranno raggiunte circa un milione di stelle, per un miliardo di frequenze, fino a mille anni luce dalla Terra. Di fatto, si stimano almeno 200 miliardi di stelle con una frazione significativa che si ritiene contenga sistemi planetari.

Inoltre, uno dei vantaggi di ATA sarà quello di eseguire una mappa dell'intero cielo in un giorno e ripetere le osservazioni il giorno successivo, e così via, cosa che non è stato possibile fare in precedenza.

Sappiamo che sono tante le postazioni da cui si tenta di captare segnali dallo spazio e anche inviarli: infatti da molti siti vengono spedite 24 ore su 24 trasmissioni radio audio e televisive. Ma che figura ci faremmo con gli alieni a far vedere i nostri telegiornali o i nostri film: davvero ispirerebbero al dialogo e non invece all’immediata distruzione di questo pianeta così violento?


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