Il Bosone di Higgs, che spiega come mai tutte le cose nell'universo abbiano una massa, era stato teorizzato 48 anni dallo scienziato inglese.

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GINEVRA - E' stata scoperta la "particella di Dio", ossia il bosone di Peter Higgs, grazie al quale ogni cosa ha una massa. L'esistenza della particella prevista 48 anni fa è stata annunciata oggi al Cern di Ginevra.

I dati, accolti da un applauso, sono stati presentati dagli esperimenti Cms, coordinato dall'americano Joseph Incandela, e Atlas, coordinato dall'Italiana Fabiola Gianotti. Entrambi indicano con un margine di errore vicino allo zero che il bosone di Higgs ha dimensioni comprese fra 125 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV), ossia pesa fra 125 e 126 volte più di un protone, una delle particelle che costituiscono il nucleo di un atomo. 

"Una svolta"

"E' davvero difficile non essere eccitati davanti a questi risultati", ha detto il direttore della Ricerca e del Computing al Cern, Sergio Bertolucci, dopo la conferma dell'esistenza della cosiddetta 'particella di Dio'. "Lo scorso anno - ha riferito Bertolucci - avevamo annunciato che nel 2012 avremmo scoperto una nuova particella del tipo di quella che era stata ipotizzata e cioè il Bosone di Higgs, oppure avremmo escluso l'esistenza del Modello Standard. Con tutta la cautela necessaria al caso a me sembra che siamo arrivati a un punto di svolta: l'osservazione di questa nuova particella indica la strada per il futuro attraverso una sempre più dettagliata comprensione di ciò che abbiamo visto nei dati rilevati dagli esperimenti"

L'intuizione nel 1964

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Il fisico teorico Higgs aveva rivelato nel 1964 che esiste una particella sconosciuta che spiega come mai tutte le cose nell'universo abbiano una massa. Il bosone di Higgs era l'ultima particella elementare prevista dal modello standard della fisica non ancora osservata da un esperimento. Ora il quadro della materia a noi nota è finalmente completo. E' un peccato però che secondo gli scienziati l'universo sia composto al 96% da materia ed energia oscura, la cui composizione ed essenza ci sono completamente ignote.

Una particella come questa è l'ultimo mattone del quale la fisica contemporanea ha bisogno per completare la principale delle sue teorie, chiamata Modello Standard. Si tratta di una sorta di "catalogo della materia" che prevede l'esistenza di tutti gli ingredienti fondamentali dell'universo così come lo conosciamo. Comprende 12 particelle elementari organizzate in due famiglie: i quark e i leptoni, che sono i veri e propri mattoni della materia (presenti nell'infinitamente grande, come nelle galassie, negli stessi esseri umani come nel mondo microscopico).

Una famiglia di 12 particelle

Comprende inoltre una famiglia di altre 12 particelle, che sono i messaggeri delle tre forze della natura che agiscono nell'infinitamente piccolo (chiamate forza forte, elettromagnetica e debole). Di queste particelle-messaggero fanno parte i componenti elementari della luce chiamati fotoni, e i gluoni, che sono la colla che unisce fra loro i mattoni della materia, come i quark nel nucleo dell'atomo.

Tutti questi componenti della materia sarebbero inanimati senza una massa: è il bosone di Higgs che li costringe a interagire tra loro e ad aggregarsi. Per questo in una delle descrizioni più celebri paragona il bosone di Higgs ad un personaggio famoso che entra in una sala piena di persone, attirando intorno a sè gran parte dei presenti.

Mentre il personaggio si muove, attrae le persone a lui più vicine mentre quelle che lascia alle sue spalle tornano nella loro posizione originale e questo affollamento aumenta la resistenza al movimento. Vale a dire che il personaggio acquisisce massa, proprio come fanno le particella che attraversano il campo di Higgs: le particelle interagiscono fra loro, vengono rallentate dall'attrito, non viaggiano più alla velocità della luce e acquisiscono una massa.

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