L'Allen Telescope Array (ATA) è alla ricerca di segnali provenienti dai sistemi solari per cercare una prova di intelligenza extraterrestre. Tra i suoi nuovi obbiettivi alcuni dei pianeti extrasolari recentemente scoperti dal telescopio spaziale della NASA Kepler.

"Questa è una eccezionale opportunità per le osservazioni del SETI," ha dichiarato Jill Tarter, direttore del Centro per la ricerca presso l'Istituto SETI (il SETI Institute è una organizzazione non-profit di ricerca che affronta la questione della origine, la natura, e la prevalenza della vita oltre la Terra). "Per la prima volta, possiamo puntare i nostri telescopi verso stelle dove sappiamo con certezza che ospitano sistemi planetari, dei quali almeno uno si trova nella zona abitabile attorno alla propria stella. Questo è il tipo di mondo che potrebbe ospitare una civiltà capace di costruire trasmettitori radio." Lo scorso aprile il progetto aveva cessato le ricerche a causa dei drastici tagli della UC Berkely, partner principale del SETI.

Con nuovi fondi recentemente acquisiti, l'ATA può riprendere le osservazioni da dove si è interrotta, esaminando i migliaia di nuovi pianeti candidati trovati da Keplero. Massima priorità sarà data alla "manciata" di pianeti scoperti finora che si trovano nella zona abitabile della loro stella dove le temperature non sono né troppo calde né troppo fredde da permettere la presenza di acqua liquida. La maggior parte degli astrobiologi considerano che l'acqua liquida è la sine qua non ( dal latino: condizione senza la quale non) per vivere.

"Nel SETI, come in tutti i campi della ricerca, i preconcetti come quello della zona abitabile, potrebbero rappresentare le basi per la scoperta di nuovi mondi" - ha aggiunto la Tarter - "Quindi, con sufficienti fondi futuri (dai donatori), sarà possibile esaminare tutti i sistemi planetari trovati da Kepler e magari trovare E.T."". La ripresa è stata resa possibile grazie all'interesse e alla generosità del pubblico che ha sostenuto la ricerca tramite il sito web www.SETIStars.org. Ulteriori fondi necessari per la riattivazione dell'osservatorio verranno fornite dalla United States Air Force come parte di un impegno a formare i militari nella conoscenza dell'ambiente spaziale.

Le osservazioni nei prossimi due anni saranno quelle che permetteranno l'esplorazione sistematica delle scoperte di Keplero nella finestra naturale di 1-10 GHz delle microonde terrestri. L'ATA è unica nel fornire accesso immediato a decine di milioni di canali in qualsiasi momento e ovunque nella fascia di 9 miliardi di canali (ogni canale è di 1 Hz di larghezza). Fino a poco tempo fa molte ricerche della SETI erano focalizzate su gamme di frequenza limitata, tra cui un piccolo numero di osservazioni al GHz 8,67, proposto dal team di Bob Rood (University of Virginia) e Tom Bania (Boston University). In memoria di Rood, morto il 2 novembre, gli obbiettivi di ricerca iniziali della ATA di Keplero si concentrernno intorno alla banda 8,67 GHz, prima di passare ad esaminare i miliardi di canali disponibili per l'osservazione presso l'ATA.

"Il successo della missione Kepler ha creato una straordinaria opportunità per concentrasi sulla ricerca SETI. Se da una parte la ricerca di nuovi esopianeti con Kepler è sostenuta con i soldi del governo, dall'altra la ricerca di segnali da parte di civiltà extraterrestri in quelle zone, ricade soltanto su SETI. E la sua attività dipende interamente dalle donazioni private, per cui siamo profondamente grati ai nostri donatori."

 "La sfida annuale del trovare i fondi per riuscire a condurre ricerche SETI è una vera battaglia a livello umano e organizzativo" ha spiegato Tom Pierson, amministratore delegato del SETI Institute. "Eppure vale la pena di lavorare duramente per aiutare il team di Jill a trovare una risposta ad una delle più profonde e inquietanti domande dell'Umanità."

Il pubblico può seguire le nuove osservazioni ATA tramite il sito web SETIStars.org e può saperne di più sul lavoro complessivo del SETI Institute a www.seti.org. Il SETI Institute è orgoglioso di essere un partner a sostegno della missione Kepler della NASA - vedi http://goo.gl/ykFTf.

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