C'è vita su Marte: arrivano dalla matematica nuove conferme dell'impronta rilevata nel 1975 dal programma Viking della Nasa. Dopo trentasei anni il dibattito non è concluso, ma una nuova ricerca offre prove che può esistere la vita sul pianeta rosso.
Il nuovo studio è stato realizzato dalla statunitense Keck School of Medicine della University of South California in collaborazione con l'Università di Siena e pubblicato su International Journal of Aeronautical and Space Sciences il 9 aprile scorso. Nuove analisi matematiche su alcuni dati raccolti dalle sonde della Nasa Viking confermerebbero che uno dei quattro esperimenti realizzati all'epoca avrebbe identificato attività biologica.
Si tratta dell'esperimento Labeled Release (Lr) la cui validità, essendo in contrasto con gli altri tre, è da anni al centro di un acceso dibattito. Identificando modelli matematici caotici nella variazione delle temperature dei campioni marziani, del tutto coerenti con i corrispettivi campioni "viventi" terrestri, i matematici italiani hanno concluso che la sonda Viking identificò vita su Marte.
Joseph D. Miller, professore associato di neurobiologia alla USC e co-autore della ricerca, spiega: "La presenza di una ritmicità circadiana e di un alto livello di complessità matematica o di ordine nei dati LR dimostrano che la sonda Viking scoprì vita microbica su Marte".
Senza l'atmosfera, la vita di Marte probabilmente esiste sotto terra, dove è al sicuro dalle radiazioni ultraviolette. "Abbiamo un unico esempio di vita nell'universo: noi - continua Miller - trovarne un altro esempio altrove potrebbe essere il massimo passo in avanti nella biologia dalla delineazione del codice genetico da parte di Crick e Watson".
Secondo Miller, è arrivato il momento di inviare una nuova sonda su Marte, per una decisione definitiva.
Insieme a Miller, hanno partecipato alla ricerca i professori Gilbert V. Levin, dell'Arizona State University, Giorgio Bianciardi, ricercatore dell' Università di Siena, e Patricia A. Straat
Crediti Articolo: lanazione.it
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