Scoprire il lato oscuro della Luna, è questo l'obiettivo della misteriosa missione L2, portata avanti dalla Lockheed Martin.


Si tratta del lato che non vediamo a causa del fatto che il moto di rotazione del nostro satellite (quello attorno al proprio asse) e quello di rivoluzione (attorno alla Terra) coincidono, rendendoci possibile la visione solo del 59% dell'intero corpo. Dopo i tagli dell'amministrazione Obama, la Luna pare non esserne stata del tutto coinvolta poiché è un banco di prova troppo importante per le future missioni spaziali. La società Lockheed Martin spera dunque nel lancio della navicella Orion, che andrebbe a posizionarsi proprio sull'altro lato della Luna. Fino ad ora non è stato semplice riuscire nell'impresa. Al di là della cosiddetta 'faccia oscura', si è verificato talvolta un black out delle comunicazioni radio.

Secondo quanto sostiene Lockheed, proprietario dell'omonima società, la missione servirà a diversi scopi. In primo luogo, potrebbe permetterebbe agli astronauti di studiare tramite robot senza pilota alcuni tratti lunari dal vivo, mai visti se non tramite immagini satellitari. In secondo luogo, la Missione L2 servirà a fare le prove generali per missioni più impegnative, come lo sbarco su un asteroide, e infine su Marte.

L'idea è quella di parcheggiare la capsula spaziale Orion nei pressi del punto lagrangiano, a circa 40 mila miglia al di sopra del lato più lontano della Luna. Da lì gli astronauti potrebbero condurre esperimenti a distanza, raccogliendo campioni di roccia per poi passare ad esplorare il bacino del Polo Sud-Aitken, uno dei più antichi crateri nel sistema solare.

Chiaramente, la Lockheed da sola non può farcela, ma necessita del sostegno e delle tecnologie della Nasa per riuscire nell'impresa, che secondo il suo ideatore potrebbe sarebbe già avviata nel 2016.


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