Clamorosa rivelazione di Wikileaks che pubblica un carteggio di un’agenzia privata Usa di Intelligence. Secondo delle email pubblicate il corpo del terrorista Osama Bin Laden non sarebbe sepolto in mare, ma trasferito all'Istituto di Patologia delle Forze armate a Bethesda, nel Maryland.

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Un mistero che, com’era prevedibile, ben presto è tornato a ridestare inquietanti interrogativi. Quando Bin Laden fu ucciso, l’opinione pubblica si divise sulle più disparate ipotesi. Il principe del terrore, secondo alcuni, non era stato ucciso; secondo altri, era stato ucciso, ma il suo cadavere non era stato gettato in mare; secondo altri ancora, era morto da tempo, la diffusione della notizia era una manovra elettorale di Obama.

Al di là quindi di quella che è sempre stata etichettata come verità ufficiale, il fatto che i vertici statunitensi hanno sempre disquisito sull’opportunità o meno di diffondere le foto del cadavere di Bin Laden, optando poi per non farlo, ha sempre dato adito al pensiero, implicito o esplicito che fosse, che non esistesse in realtà alcun corpo.

La notizia ora, resa nota da l’agenzia privata di intelligence, propone una serie di email nelle ore successive all’uccisione di Bin Laden e rese pubbliche da Wikileaks. Secondo il file diffuso dall’organizzazione guidata da Assange, il corpo del terrorista non si troverebbe nell’oceano, ma sarebbe stato trasferito all'Istituto di Patologia delle Forze armate Usa a Bethesda, nel Maryland. Il file conterebbe una serie di mail scritte nelle ore immediatamente successive all’uccisione da Fred Burton, vicepresidente di Stratfor.

Secondo la versione ufficiale statunitense, Bin Laden fu scovato nel proprio rifugio, in seguito ad una delicatissima operazione di intelligenze, e ucciso con dei corpi d’arma da fuoco da un commando dei marines americani. L’operazione venne seguita in diretta dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dallo staff presidenziale.

Insieme al terrorista, artefice degli attentati dell’11 settembre 2011, vennero uccisi anche alcune persone della sua famiglia, che erano con lui in quella circostanza.

Cosa accadde, quindi, quel fatidico 2 maggio scorso, quanto un commando Usa fece incursione nel compound dove Bin Laden viveva da tempo, ad Abbottabad, in Pakistan?

Resta, infatti, da capire, a questo punto, se anche la dinamica degli avvenimenti corrisponde a quella raccontata.


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