Pumapunku, anche detto “Puma Pumku” o “Puma Puncu”, è parte di un ampio complesso o gruppo di monumenti del sito di Tiwanaku, in Bolivia. In Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”. La cultura di Tiahuanaco, sviluppatasi tra la Bolivia, il Cile ed il Perù, rimane ancora oggi misteriosa.


altIniziamo col dire che,su questo concordano in molti, venne fondata ad oltre 4000 metri sul livello del mare circa 3000 anni fa, e non 14-17.000 come si dice spesso. In linea generale l'archeologia moderna concorda sul fatto che le costruzioni megalitiche della città furono erette intorno al 1200 a.C. Come dai precedenti articoli anche in questo sito sono presenti strutture megalitiche che inizialmente paiono accumuli scomposti di pietre, ma che ad uno sguardo più attento (o più ravvicinato) inizia a creare innumerevoli interrogativi su una civiltà che fino a poco tempo addietro era considerata tecnologicamente poco avanzata. Vediamo nel dettaglio il sito:

Le lastre di Puma punku sono fatte di granito e di diorite. La diorite è una roccia estremamente dura, ma questo potrebbe non aver rappresentato un problema nella lavorazione. Come gli Egizi, che utilizzavano sfere di diorite per lavorare il granito, o per realizzare vasi ed intarsi di notevole qualità. Il problema è che pare improbabile che gli Egizi e chiunque sia riuscito a lavorare così finemente questo materiale fossero a conoscenza di come manipolare a livello millimetrico la roccia.

Le cave di granito e diorite più vicine si trovano a circa 60 Km di distanza dalla città. Il che presuppone una sbozzatura nella cava, il trasporto fino alla città per 20 Km tra il deserto boliviano; alcune pietre presentano delle incisioni o delle perforazioni della roccia di altissima precisione, pare improbabile che siano stati fatti con strumenti di pietra o di bronzo, ma in qualche modo devono averlo fatto. Alcune delle rocce di Puma punku sono lavorate in modo tale da formare una serie di blocchi ad incastro, che venivano assemblati da un sistema complesso di pesi ed incisioni nella roccia.


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Abbiamo esempi in tutto il mondo di lavorazioni elaborate e che sembrano "impossibili" per la visione popolare che abbiamo degli antichi. Ma sappiamo che usavano la corrente elettrica per la lavorazione di alcuni metalli, per esempio, cosa che eleva i nostri antenati su un gradino superiore della scala tecnologica che presumiamo di conoscere.


I fori rettilinei e paralleli presenti sulle pietre di Puma punku sono si curiosi, ma non impossibili da realizzare con gli antichi trapani. E probabile che per realizzare i fori paralleli avessero inventato una modifica al trapano, o possedessero capacità di perforazione molto precise, ma niente che possa discostarsi dall' ingegno umano.

Non voglio sostenere alcuna tesi con tutto questo. Voglio solo proporre una visione alternativa alla teoria della fattura aliena o del mistero a tutti i costi. Sono convinto che Puma punku rappresenti uno splendido esempio di mistero archeologico, ma sino ad ora, per quanto riguarda le tecnologie impiegate, non c'è nulla che non possa essere spiegato con tecniche umane.


Potrebbe esserci un nesso che colleghi Puma punku con gli altri siti megalitici sparsi nel mondo?



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