Dal 1944 fino al 1952 ad Acambaro, 175 miglia a nord-ovest di Città del Messico, sono state portate alla luce 33500 statuette raffiguranti uomini di varie etnie e dinosauri: le statuette vengono scoperte "per caso" da Waldemar Julsrud, un appassionato di arte e archeologo dilettante, durante una passeggiata a cavallo.

alt

Julsrud in seguito assume Odilon Tinajero (alcuni dicono fosse un contadino messicano, altri il suo sorvegliante) per disseppellire le rimanenti statuette, pagando lui e la sua squadra per ciascuna statuetta trovata. La cosa interessante è che alcune di queste ritraggono donne che allattano cuccioli di dinosauro e uomini a cavallo di dinosauri. Come è facile immaginare la scoperta è stata sempre al centro di discussioni: confermare l'autenticità di questi reperti sarebbe come rinneggare la teoria dell'evoluzionismo ed ammettere invece una visione dell'uomo e della sua evolozione più vicina a quella biblica (dove è vero si parla di Adamo ed Eva, ma non di dinosauri). La datazione delle statuette è stata dimostrata in laboratorio attraverso i test al carbonio 14 e della Termoluminescenza, che hanno datato i reperti a 6500-4000 anni fa (alcuni affermano che la datazione vari da 6500 a 1500 anni fa); ma quando gli scienziati sono venuti a conoscenza della natura del materiale analizzato hanno spesso ritrattato la loro risposta, affermando che i risultati ottenuti non possono essere attendibili.

Sostenitori della NON autenticità delle statuette fanno inoltre leva sulla storia raccontata da Julsrud; nello specifico quando parla dei compensi per le statuette ritrovate, che avrebbero potuto invogliare i contadini, impegnati negli scavi, a crearle e poi a consegnarle come artefatti antichi. Ma se questa teoria può essere valida per il caso Julsrud, cade completamente quando si pensa agli scavi effettuati da un altro scienziato: Charles H. Hapgood, che nel 1955 arriva a scavare anche sotto casa del capo della polizia di Acambaro che gli ha concesso la licenza, trovando reperti di particolare interesse.

Se si pensa che la casa è stata costruita circa 25 anni prima dello scavo effettuato, diciamo quindi nel 1930, e che Julsrud ha iniziato i suoi primi scavi nel 1944 si può dare un pò più credito a questi reperti e pensare che, forse, non sono tutti dei falsi artefatti. Purtroppo ancora oggi il dibattito è ancora vivo e le due parti cercano sempre nuove prove per far valere la loro teoria.

 

Aggiornamento

Le statuette di Acambaro sono delle piccole statuette di ceramica ritrovate nel luglio 1944 ad Acambaro, in Messico, da Waldemar Julsrud. I sostenitori del creazionismo affermano che a loro parere somiglino a dinosauri, e le riterrebbero dunque delle prove della coesistenza dei dinosauri e degli uomini: i sostenitori del creazionismo della Terra giovane, in particolare, affermano che siano delle prove della fallacia della scienza e che, al contrario, supporterebbero una interpretazione letterale della Bibbia.

Per questa ragione, la statuette di Acambaro sono spesso inserite negli elenchi degli "artefatti anacronistici" (OOPArt) L'archeologo Charles Di Peso, specializzato in archeologia mesoamericana, ha affermato che le statuette di Acambaro sono una bufala moderna.


Le scoperte di Charles Di Peso

dipeso

L'archeologo Charles Di Peso, specializzato in archeologia mesoamericana, ha affermato che le statuette di Acambaro sono una bufala moderna
Le statuette furono scoperte da Waldemar Julsrud, un commerciante di ferramenta tedesco emigrato e archeologo dilettante, in Messico, nello stato di Guanajuato, e più precisamente ad Acambaro, 175 miglia a nord ovest di Città del Messico. Secondo Dennis Swift, convinto sostenitore della teoria della terra giovane e dell'autenticità delle statuette, Jalsrud trovò una delle statuette mentre stava facendo una passeggiata a cavallo. Julsrud assunse un contadino messicano per disseppellire le rimanenti statuette, e lo pagò per ciascuna statuetta che gli portava. In tutto il contadino e i suoi assistenti gli consegnarono oltre 32.000 statuette. Si trattava in genere di raffigurazioni di diverse persone e animali, dai presunti dinosauri a figure umane di tutto il mondo, fra cui gli Egiziani, i Sumeri, e anche "Caucasici barbuti".
Queste statuette attirarono poco l'attenzione degli studiosi e degli scienziati, e quando Julsrud cominciò ad affermare che si trattava di accurate rappresentazioni di dinosauri creati da un antico popolo, non venne semplicemente preso in considerazione. I mass media e i giornali avevano invece riportato la notizia, e le statuette cominciarono ad avere una certa popolarità.
Le statuette vennero esaminate da Charles Di Peso, un archeologo che stava lavorando per l'Amerind Foundation, un'organizzazione dedicata alla preservazione della cultura dei nativi americani. Di Peso studiò le statuette, e concluse che non erano autentiche, e che erano state probabilmente realizzate dai contadini della zona. Pubblicò i suoi risultati nella rivista American Antiquity. I sostenitori dell'autenticità delle figure hanno successivamente cercato di mettere in dubbio l'accuratezza della sua indagine.

Jalsrud si guadagnò presto il sostegno di gruppi pseudoscientifici, creazionisti e studiosi dell'archeologia misteriosa, fra cui quello di Charles Hapgood, pioniere della teoria dello spostamento dei poli terrestri. Jalsrud fu anche sostenuto da Erle Stanley Gardner, scrittore di narrativa e creatore del personaggio di Perry Mason, che avrebbe affermato che 32.000 statuette non potevano essere state realizzate da una singola persona o da un gruppo di persone, per difendere l'autenticità delle statuette dall'accusa di essere una bufala ai danni di Jalsrud.
Le statuette sono state citate in alcuni libri pseudoscientifici come Atlantis Rising di David Lewis; Don Patton, un altro sostenitore della teoria della terra giovane, è emerso come uno dei maggiori sostenitori, proponendo anche ulteriori cosiddetti "indizi" a favore, come la somiglianza delle statuette ai dinosauri descritti da Robert Bakker nel libro Dinosaur Heresies.
Prove a favore dell'autenticità.

Presunta datazione ricavata dal radiocarbonio e dalla termoluminescenza
Don Patton, creazionista e sostenitore dell'autenticità delle statuette, avrebbe fornito quella che lui afferma essere un'accurata datazione al radiocarbonio delle statuette, stabilendo che a suo parere i reperti risalirebbero a 6500 - 1500 anni fa. I laboratori che hanno fornito queste date hanno affermato che si trattava di risultati inattendibili, ma lo pseudoscienziato Dennis Swift ritiene che questa affermazione venne fatta solo in seguito alla scoperta della natura dei reperti esaminati, e che i laboratori ritrattarono le loro conclusioni allo scopo di mantenere l'ortodossia alla "scienza ufficiale".
Presunta "somiglianza" ai dinosauri.

datazione al_radiocarbonio_elementari

La cosiddetta "prova" più citata per sostenere l'autenticità delle statuette di Acambaro sarebbe la loro presunta somiglianza ai dinosauri descritti da Robert Bakker nel libro Dinosaur Heresies. Si afferma che queste figure sarebbero troppo "accurate" per non essere delle riproduzioni "dal vivo". Tale "prova" si basa solo su considerazioni soggettive ed indimostrate dei sostenitori dell'autenticità.

Circostanze del ritrovamento, prove contro l'autenticità

Le vere circostanze in cui le statuette comparvero sono piuttosto dubbie.Julsrud afferma che pagò i contadini per ciascuna delle statuette che gli venivano portate: questo avrebbe potuto essere un buon motivo per spingere i contadini a crearle spacciandole per artefatti antichi.

ACAMBARO

Condizioni delle statuette
Secondo Di Peso, la superficie delle statuette era praticamente nuova, nel senso che non presentava i tipici segni dei reperti rimasti sepolti per almeno 1500 anni. Se fossero stati artefatti autentici, avrebbero dovuto essere graffiati e rovinati dall'azione del terreno roccioso, come si riscontra negli artefatti ritrovati in quella regione del Messico. Inoltre, secondo la testimonianza di Di Peso stesso, egli vide degli scavatori dilettanti rompere dei reperti autentici mentre scavavano per raccogliere le figure, eppure nessuna delle figure mostra di essere danneggiata.
Ulteriori prove sono costituite da una manipolazione recente della zona, e terra di riporto nera proveniente da altri strati usata per riempire in uno strato sterile di terra rossa, evidenza di una contraffazione.

Numero delle statuette e loro condizioni 
Il gran numero di statuette intatte è una prova a sostegno dell'ipotesi della burla. Sono state ritrovate oltre 32.000 statuette, tutte in perfette condizioni, eccettuate alcune che presentavano rotture nette, forse per dare l'illusione di essere antiche. Se le statuette fossero state antiche, non si sarebbero conservate in condizioni così perfette in un ambiente così inospitale. In nessun altro posto al mondo si sono conservate 32.000 ceramiche integre.

Somiglianza ai dinosauri 
In generale non si tratta di rappresentazioni dettagliate di dinosauri. I sostenitori dell'autenticità affermano che in ogni statuetta ci sono abbastanza dettagli per riconoscere le singole specie, come nel caso degli Iguanodonti, dei Brachiosauri, e degli Anchilosauri. In realtà questa abbondanza di dettagli si riscontra solo in alcuni dei reperti, mentre la maggior parte rappresenta una figura molto stilizzata. Negli altri casi è possibile che i dinosauri siano stati ritratti prendendo spunto da illustrazioni moderne dei diversi dinosauri.

Conclusioni

Le prove scientifiche contro l'autenticità sono di gran lunga superiori rispetto a quelle a favore. La datazione al radiocarbonio non ha dato un risultato conclusivo. Gli artefatti sono emersi in circostanze dubbie, agli scavi non ha partecipato alcun archeologo professionista, e le statuette sono al di fuori di ogni possibile contesto archeologico.
Le affermazioni di Patton sembrano presentare un vizio di forma, dal momento che Patton sostiene la datazione al radiocarbonio solo nella misura in cui conferma le sue idee, e la respinge nei casi in cui le smentisce (come è avvenuto ad esempio nel caso della datazione dei fossili). Questo atteggiamento non è conforme al metodo scientifico. Per questa ragione le interpretazioni delle statuette di Acambaro come OOPArt hanno tutte le caratteristiche della pseudoarcheologia.


Ultime News

I Più Letti