La teoria della Terra concava è  un raccolto di diverse teorie formulate da pensatori in varie epoche storiche.Alcuni autori invece di sostenere la teoria di un globo cavo sul cui esterno giace il mondo come lo conosciamo (teoria della Terra convessa), hanno sostenuto una teoria opposta secondo cui l'umanità vivrebbe nel lato interno, dando vita alla teoria della Terra concava.sarebbe cavo al proprio interno. Secondo alcune di queste teorie, sotto la superficie terrestre vi sarebbero altre superfici concentriche, che potrebbero a loro volta essere abitate o abitabili.

Questa teoria fu formulata in termini scientifici a partire dal XVII secolo, per essere resa popolare nei secoli successivi da romanzi fantastici che la sfruttavano come artificio narrativo. Pur essendo ampiamente confutata dalla scienza moderna (geologia, geofisica e astrofisica) e quindi relegata alla pseudoscienza, ancora oggi la teoria della Terra cava trova un certo seguito presso alcuni sostenitori di teorie del complotto. Origini antiche: Sin dai tempi antichi diverse teorie hanno sostenuto l'esistenza di regni e territori sotterranei, sia come teorie relative a ipotetici veri territori sia come metafore per condizioni dello spirito (si pensi all'opera di Platone e al mito della caverna). Alcune di queste teorie col tempo sono andate a costituire le basi per luoghi concettuali, quali l'Ade della mitologia greca, lo Svartálfaheimr della mitologia norrena, lo Sheol ebraico o l'inferno cristiano.

Teorie moderne: Edmund Halley nell'opera Philosophical Transactions of Royal Society of London (1692) propose l'idea che la Terra fosse formata da un guscio esterno spesso 800 km, con due altri gusci interni concentrici e un nocciolo interno. Questi gusci avrebbero avuto le dimensioni dei pianeti Venere, Marte e Mercurio, e sarebbero separati da atmosfera. Ogni guscio avrebbe i propri poli magnetici, e i vari gusci ruoterebbero a velocità differenti.

Halley propose questa teoria per cercare di spiegare alcuni risultati anomali ottenuti dalla bussola, per poi spingersi a teorizzare che l'atmosfera interna fosse luminescente, che i continenti interni fossero abitati e che i gas sfuggiti dai passaggi ai poli fossero la causa dell'aurora boreale.


Teorie del XX secolo: La teoria arrivò fino all'inizio del XX secolo, quando William Reed, scrisse Phantom of the Poles (1906), sostenendo la teoria di una terra cava ma senza soli o secondi gusci. Reed portò a sostegno i racconti di alcuni famosi esploratori dell'epoca, tra cui Louis Bernacchi, Fridtjof Nansen, Karl Mauch, Adolphus W. Greely, Allen Henry e altri.

Sulla base di queste osservazioni, Reed sostenne l'esistenza di un grande mare di acqua dolce che si estendeva oltre quello che avrebbe dovuto essere il Polo Nord. Da questi resoconti, Reed arrivò a sostenere che i Poli non fossero mai stati in realtà scoperti, semplicemente perché non esistono: al loro posto si troverebbe un enorme buco con il passaggio al Continente Interno. Le acque marine si sarebbero riversate all'interno correndo lungo la superficie.


Nel corso della seconda metà del XX secolo, quando la teoria godeva di discreta notorietà ma era già stata ampiamente smentita, vennero pubblicati numerosi testi che riportavano varie versioni di questa teoria, di volta in volta integrandole con nuove "rivelazioni".

Tutt'oggi in mancanza di vere prove confutabili Il valore scientifico di queste pubblicazioni è praticamente nullo, e si tratta principalmente di opere a carattere pseudoscientifico o fantastico, nate sull'onda dell'ascesa alla moda della letteratura del mistero e della fantascienza.


Sono teorie affascinanti ma ancora prive di fondamento infatti voglio concludere con alcune considerazioni:
-La geologia dice che La teoria della Terra cava non è compatibile con il modello della Tettonica delle placche in quanto i fori di entrata alla cavità, posizionati ai poli, si sarebbero dovuti spostare nel corso delle ere dalla Pangea alla posizione attuale.

-Le aperture in prossimità dei Poli previste dalla teoria dovrebbero essere presenti nelle immagini rilevate dai satelliti, ma ciò non avviene.

-Gli studiosi L. Sprague de Camp e Willy Ley hanno sostenuto che anche Eulero avrebbe proposto l'idea di una terra cava con un piccolo Sole al centro di circa 500 Km di raggio (sembrerebbero però smentiti dallo stesso Eulero, vedi sopra). Questa Stella, date le dimensioni ridotte, dovrebbe essere una Nana bianca ed avrebbe una massa simile a quella del nostro Sole, sufficiente a far implodere la Terra.

La teoria della Terra concava tutt'ora è riconducibile solo nelle opere di fantasia.


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