Quest’anno accadrà qualcosa di incredibile? Prima di svelare l’arcano, però, facciamo un breve viaggio nella storia di una dottrina antica e affascinante: la numerologia, una conoscenza mesoterica che studia vibrazione ed equivalenza simbolica dei numeri, e ha sempre avuto grande influenza sulla letteratura e la scienza.


Allo stato attuale delle conoscenze, i primi numeri scritti – o meglio incisi – risalgono a Sumeri e Egizi  (5000 anni fa): erano diversi da come li conosciamo oggi, dato che quelle civiltà utilizzavano simboli cuneiformi. I Sumeri erano già in grado di compiere operazioni matematiche complesse: risoluzione di equazioni, estrazione di radice e potenze di un numero. La prova dell’importanza che i Sumeri-Babilonesi conferivano al numero è data dal calcolo numerico degli Dei, dalla loro collocazione nel Pantheon associata ad un numero e dagli edifici sacri, costruiti in base a rapporti dimensionali fissi e segreti. Per molti studiosi il contenuto magico nei numeri rivela il destino dei singoli individui e della razza umana. Nel 325 d.C., l’impero Romano non diede spazio alla numerologia perché la dottrina era mal vista dalla chiesa, al pari dell’astrologia e delle divinazioni magiche: fu allora “assegnata” al campo delle credenze non accettate. In Medio Oriente – si pensa intorno al 1500 a.C., all’epoca dei primi stanziamenti delle tribù ebraiche – venne realizzato un sistema teosofico (dal Greco “dio” e “sapienza”) e filosofico: la Kabbalah, considerata la risposta di Dio alle domande dell’uomo, e basata sull’analogia numerica tra gli aspetti della vita umana e le leggi universali.


Insomma dai Sumeri a oggi, passando per i filosofi Greci e i Celti che utilizzavano i numeri per le loro divinazioni, pare che tutto nel nostro universo strettamente legato ai numeri e alla numerologia. Il grande filosofo berbero Sant’Agostino d’Ippona, definito da Antonio Livi “il massimo pensatore cristiano del primo millennio” e “uno dei più grandi geni dell’umanità in assoluto”, scrisse che “i numeri sono il linguaggio universale offerto dalle divinità agli umani come riconferma della verità”.


Veniamo allora al 2011. Quest’anno avremo date come 1/1/11, 1/11/11, 11/1/11 e 11/11/11; e non è tutto: se noi sommiamo le ultime due cifre del nostro anno di nascita e l’età che compieremo quest’anno, la somma darà sempre 111. Cerchiamo allora di decifrare il significato dei numeri 1, 11 e 111, limitandoci a poche notazioni interessanti.


Specifichiamo innanzitutto che il numero 11 – come 22, 33, 44 – è un numero Maestro. La ben nota serie di Fibonacci – che trova applicazione ovunque, dall’universo al Dna – è una successione di numeri definita a partire dalla coppia 1, 1. L’1, poi, è espressione di Dio creatore. Il primo canto dell’Inferno di Dante si compone di 136 versi: 1+3+6=10; lo zero in numerologia non esiste, quindi torniamo all’1. Lo stesso accade sommando i numeri dall’1 al 7: 1+2+3+4+5+6+7= 10 = 1. Ritorno all’unità.


L’11 è un numero legato al potere, al coraggio, al successo, all’avventura, all’impulso e all’energia: nei tarocchi, infatti, è associato all’arcano maggiore che rappresenta la forza. L’11 è il primo Numero Maestro, e come tale è molto esigente: è una prova, una sfida per le vibrazioni che favoriscono le grandi decisioni. Gli antichi ebrei lo consideravano il numero di Lilith, la forza serpentina che indusse Eva alla disobbedienza. Anche la riduzione teosofica della data del 17 settembre 2001, ultima data calcolata nella Piramide di Cheope, dà il numero 11 (1+7+2+1 = 11).


Il Salmo 11 tratta dell’uomo si è allontanato da Dio. Il numero 11 è strettamente legato all’Apocalisse. L’11 è anche impresso nella musica, come il 7: il numero delle vibrazioni al secondo per ciascuna nota è sempre un multiplo di 11, come la differenza nel numero delle vibrazioni tra le varie note. Nella simbologia cristiana l’11 rappresenta invece il peccato: 11 sono le spire del labirinto della cattedrale di Chartres che il penitente doveva percorrere a scopo purificatorio, 11 sono i cubiti di altezza della camera del sarcofago della grande piramide.


In numerologia 111 rappresenta il triangolo (1+1+1), ed è uno dei numeri più sacri per gli antichi egizi: citato in ventitré papiri, è considerato uno dei numeri Maestri Superiori. Per gli Egizi rappresenta anche la perfezione e la divinità: le tre cifre rappresentano infatti il bene, l’unione e il male. Passando alla proporzione terrestre, stabiliamo un valore generico di 40mila km per la circonferenza del pianeta: se dividiamo per 360° (angolo giro), il risultato sarà 111,111 metri.


L’universo è costruito con precisione matematica: la firma del creatore è ovunque intorno a noi. C’è forse un messaggio in codice che sta a noi decifrare? Una cosa è certa: dagli studi matematici all’occultismo ermetico, il numero 111 è magico quanto l’universo che ci circonda.

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