Volti di Bélmez (Caras de Bélmez in spagnolo) è il nome dato ad alcuni presunti fenomeni paranormali, presentatisi per la prima volta in una casa di Bélmez de la Moraleda, paesino spagnolo di 3695 anime nella provincia di Jaén e consistenti nell'apparizione di "ritratti" di volti umani nei pavimenti di questa casa.

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Primo ritrovamento

Il primo volto sarebbe stato scoperto dalla proprietaria della casa, María Gómez Cámara, il 23 agosto 1971, nel pavimento della sua cucina. Secondo le sue affermazioni, anche dopo ripetuti tentativi di lavaggio, esso non scompariva, così con l'aiuto dei vicini, il pavimento venne picconato, ma dopo poco tempo l'immagine riapparve. Il fenomeno si ripeté con l'apparizione di altri volti, di cui la maggior parte in una camera mansardata.
Vista la curiosità che questi avvenimenti suscitavano nella gente, la signora Gómez e i suoi familiari provarono ad avere profitto sfruttando il caso di queste strane manifestazioni: decisero infatti di far pagare un "biglietto" alle persone che volessero visionare i volti, oltre a vendere foto dei volti stessi.

"Il più grande fenomeno paranormale della storia"

La stampa dell'epoca trasformò il fatto in un autentico fenomeno di massa, e la famiglia, che fin dal principio aveva venduto foto del "volto" e biglietti di ingresso per la visita della casa, prontamente cominciò a offrire nuove attrazioni: altri volti si aggiunsero all'originale e coloriti personaggi in cerca di visibilità contribuirono a darle maggior attrattiva. Il paese, di appena 2000 abitanti, arrivò a registrare oltre 10.000 turisti a fine settimana.

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Nonostante tutto, il fenomeno passò con il tempo in secondo piano. I giornali che tanto avevano contribuito a divulgare il mistero non tardarono a denunciarlo come fraudolento, a segnalare il profitto economico che stavano ottenendo i proprietari del volto, e a discutere di quanto se ne fosse approfittato come grande attrazione turistica. E, anche se gli "investigatori" continuavano a parlare dei "volti di Bélmez" come del "più grande fenomeno paranormale della storia", quel che è certo è che nel giro di un anno tutto cadde poco a poco nell'oblio.

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SEIP

Questa volta i protagonisti principali sono stati la Sociedad Española de Investigaciones Parapsicológicas(SEIP), che ha avvallato la paranormalità del fenomeno e l'Amministrazione comunale di Bélmez, disposte a comprare la casa per insediarci un "centro di interpretazione dei volti", un museo che dovrebbe servire da attrazione turistica permanente. Solo non hanno tenuto conto del fatto di non essere gli unici ad avere questa ambizione: gli eredi di Maria Gòmez vogliono la loro fetta di torta e così hanno chiesto per la casa un prezzo esorbitante. Si parla di un milione di euro.

Di fronte a questo ostacolo irrisolvibile per l'economia del paesino spagnolo, gli investigatori della SEIP non hanno tardato a trovare una soluzione: nell'ottobre 2004 hanno annunciato la scoperta di nuovi "volti" in una seconda casa, quella dov'era nata Maria Gomez, che ha il vantaggio di essere molto più economica di quella originale. L'affare era di nuovo in marcia.

Mañez

È stato qui che è sopravvenuto un nuovo ostacolo: Francisco Máñez, veterano investigatore valenciano, ha denunciato pubblicamente che lui stesso aveva insegnato ai membri del SEIP a disegnare i "volti" nella nuova casa. La denuncia di Máñez, sostenuta da abbondanti dati pubblicati su El Escéptico Digital, bollettino dell'ARP-Sociedad para el Avance del Pensamiento Crítico (un'associazione analoga al CICAP in Spagna, NdR), ha trovato eco sulla stampa, e il giornalista Javier Cavanilles ha pubblicato sul quotidiano El Mundo una serie di articoli che hanno affossato di nuovo l'operazione commerciale.

E questa volta, pare, definitivamente. Nonostante sia la SEIP che l'amministrazione comunale di Bélmez continuino a garantire che il fenomeno è autentico e che l'opportuna apparizione di nuovi "volti" in una casa più a buon mercato non ha nulla a che vedere con alcuna manipolazione, di certo la stampa spagnola ha perso anche quel poco rispetto che aveva per il fenomeno, al punto che, quando dopo poco, è saltata fuori una registrazione video che mostrava strane figure che sembravano attraversare un grattacielo incendiato di Madrid, i quotidiani hanno subito parlato di possibile truffa, dicendo che poteva trattarsi di "un nuovo falso come quello di Bélmez". Truffa alla quale hanno partecipato sia la SEIP che l'Amministrazione comunale che, per mesi, hanno minacciato di sporgere denuncia per diffamazione contro Francisco Máñez, ARP-SAPC e Javier Cavanilles, ma non l'hanno mai fatto. Evidentemente, queste denunce sono consistenti quanto i "volti" paranormali...


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