Cos’è la Psicofonia? É la ricezione, registrazione di voci provenienti da una dimensione sconosciuta, sia essa l’altra sponda” (come sostenuto dallo stesso Raudive e dallo Jürgenson, lo “scopritore” delle “voci”).

La realtà è che, da qualsiasi “Altrove” provengano, le “voci” esistono, si possono ricevere e registrare senza mezzi tecnici imponenti e senza eccessiva difficoltà. La scoperta della loro esistenza fu casuale: l’iniziatore di questa nuova tecnica di ricerca nel campo del paranormale, fu un pittore e cineasta svedese, Friedrich  Jürgenson.

Egli stava infatti realizzando la colonna sonora di un suo documentario sulla vita degli uccelli, in una foresta vicino a Mölnbo, nei pressi di Stoccolma, nel riascoltare le voci degli animali si accorse, con notevole stupore, di aver inciso anche delle voci sicuramente umane. Poiché nella foresta in cui aveva effettuato la registrazione non c’era nessuno per un raggio di vari chilometri, Jürgenson suppose che il nastro impiegato fosse stato già usato e che, registrando le voci degli animali, non si fosse automaticamente cancellata la precedente incisione, come usualmente avviene.

Dopo essersi assicurato che in realtà a Mölnbo aveva impiegato un nastro nuovo, fece per circa tre mesi degli esperimenti e portò le registrazioni ottenute alla “Società di Parapsicologia” di Stoccolma. Come era prevedibile non fu preso in seria considerazione.

Tuttavia Jürgenson non si dette per vinto anzi, nel 1964, dette alle stampe il suo primo libro sulle “voci”: Rosterna frän Rymden (Voci dall’Universo) in cui asseriva che era possibile incidere su un comune magnetofono delle voci che non avevano alcun rapporto con il mondo fisico ma provenivano invece da una dimensione spirituale, dall’aldilà. Qualche tempo dopo pubblicò inoltre il suo secondo libro Sprechfunk mit Verstorbenen, (Comunicazioni radio con i morti), nel quale sosteneva esplicitamente di poter effettuare comunicazioni bilaterali non solo con parenti e amici defunti, ma anche con personaggi storici quali Hitler, Göring ed altri.

Non fu, tuttavia preso molto sul serio dagli “esperti” di Parapsicologia: l’unico che si interessò a questa strana metodologia d’indagine nel paranormale fu, infatti, lo psicologo e filosofo lettone Konstantin Raudive. Autore di varie opere sulla problematica della vita dopo la morte, quali per esempio L’uomo del caos ed il suo superamento(che vi consiglio vivamente di leggerli). Raudive si occupava da tempo di Parapsicologia ed aveva avuti contatti con studiosi di vari paesi; decise, perciò, senza altri indugi, di prendere diretto contatto con Jürgenson.

“Il fenomeno attira la mia attenzione risvegliando in me tutti gli istinti del ricercatore”, egli scrive nella sua ultima opera Voci dall’aldilà la cui lettura consigliamo a quanti fossero interessati a questa fenomenologia. Raudive cominciò così ad effettuare delle registrazioni insieme allo  Jürgenson; la sera del 10 giugno 1965 realizzarono un’incisione particolarmente ben riuscita che impressionò oltremodo Raudive a causa di un triste evento che da poco lo aveva colpito: la morte della sua affezionata segretaria Margarete.

“Più tardi – prosegue Raudive nell’opera citata – ho fatto ascoltare questa incisione a molte persone che tutte quante hanno chiaramente sentito e capito le voci contenutevi. All’inizio si sente una voce chiamare “Friedrich, Friedrich!”. Poi una voce di donna dice piano “Heute pa nakti” (tedesco e lettone: “Stanotte”); una voce sempre femminile, domanda: “Kennt ihr Margaret, Konstantin?” (tedesco: “Conoscete Margaret, Konstantin?”). La stessa voce prosegue cantilenando “Vi talù! Runà!” (lettone: “Stiamo lontano! Parla!”). Il frammento chiude con una voce di donna: “Va a dormire Margarete!”. Raudive divide le “voci” captate dal magnetofono in tre grandi categorie, in funzione della loro udibilità:

Categoria A:
Voci facilmente udibili anche senza un particolare esercizio dell’orecchio. Ottima interpretabilità con l’esclusione, ovviamente, delle voci in lingue sconosciute.

Categoria B:
Voci pronuncianti parole e frasi in maniera estremamente rapida e con volume sonoro più basso. Sono tuttavia interamente comprensibili ad un orecchio allenato.

Categoria C:

Voci udibili con estrema difficoltà anche per l’orecchio più allenato. Sono, d’altronde, quelle più interessanti in quanto in grado di fornire informazioni e dati che trascendono le normali vie di percezione.

Suggestione? o non conosciamo ancora nulla di ciò che ci attende dopo la morte?

Di seguito un video integrativo:

Voci dall'Aldilà: Kostantin Raudive, di Alexandra Rendhell


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