Dal SETI parte la chiamata alle "armi". Vengono arruolati tutti i volontari del web per decifrare i messaggi provenienti dallo spazio. Sarà la volta buona per trovare ET?

SETIorg

l’Istituto SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence) chiede agli appassionati di unirsi alla caccia di segnali provenienti da civilità intelligenti situate da qualche parte nell’universo. Siete interessati? Registratevi su setilive.org per aiutare a decifrare i dati provenienti dal telescopio radio della SETI, impegnato ad esplorare lo spazio alla ricerca di nuovi E.T.

Si può considerare un esperimento social per andare a caccia di extraterrestri. C’è un sito - setilive.org - dove è possibile registrare e contribuire a decifrare i dati provenienti dal telescopio radio della SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), collocato a Mountain View e incaricato di cercare nuove forme di vita intelligente nello spazio.

Come spiegato dal direttore dell’istituti Jill Tarter, ci sono parti dello spettro in cui i nostri potenti strumenti vengono sopraffatti dalla mole d’informazioni presenti. C’è da ricordare che, sin dalla sua nascita, il SETI non ha raccolto dati considerati scientificamente interessanti.

Tuttavia, Tarter non nasconde la fiducia: "Si tratta di una ricerca lunga e difficile. Lo spazio è per noi sconfinato, ma rimaniamo ottimisti". Obiettivi e speranze sono ben chiaro: "Riuscire a coinvolgere in questa ricerca anche cittadini scienziati per capire quali sono i segnali che dobbiamo considerare.

Bisogna essere coinvolti a tutto campo. Dovete riconoscere i modelli, segnarli, provare a ricordare se li avete mai visti da qualche parte e bisogna fare tutto in 90 secondi".

Fra gli appassionati di questa ricerca c’è Paul Allen, cofondatore di Microsoft, che ha finanziato una batteria di radiotelescopi.


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